"Nessuno dovrebbe vivere a più di 20 km di distanza da un'autostrada", questo uno degli obiettivi negli anni del miracolo economico in Italia. Finché, a un certo punto, questo sogno da perseguire non si trasformò per i cittadini in un incubo da cui fuggire.
Il fenomeno interessò naturalmente anche la Sicilia, al punto che, nel 1977, cominciarono i lavori per attrezzare "Lo Zingaro", uno dei pochi paesaggi costieri siciliani ancora inviolati, di una strada costiera.
Tale scelta portò così tanta gente a manifestare che i lavori vennero interrotti e per scongiurarne di nuovi venne costituita la prima area protetta della Sicilia, col nome "Riserva naturale orientata dello Zingaro", una riserva dove oggi possiamo anche fare il bagno.
Le informazioni in questa pagina provengono dalla nostra esperta della Sicilia Britta Bohn.
Britta si occupa della vita quotidiana e della vita in Sicilia da oltre 20 anni.
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Per quanto possa sembrare strano dopo ciò che abbiamo detto nell'introduzione, lo Zingaro dista in effetti meno di 20 km da un'uscita autostradale, quella di Castellamare del Golfo (all'inizio della linea blu in basso a destra nella cartina).
Una volta arrivati a Castellamare del Golfo seguite le indicazioni in direzione Scopello.
Spesso però queste indicazioni potrebbero essere difficili da scorgere perché confuse tra le molte insegne di hotel e altre strutture turistiche presenti nella zona, vi consigliamo perciò di dare un'occhiata preventiva su Google Street View per arrivare preparati.
Poco prima dello Zingaro arriverete al piccolo paese di Scopello (punto 1), posto ideale per delle escursioni allo Zingaro, per la straordinaria offerta gastronomica che propone innanzitutto, e per molte altre attrazioni di cui vi parleremo nel prossimo paragrafo.
Circa 2 km alle spalle di Scopello troverete il parcheggio all'ingresso sud della riserva (punto 4). Chi al contrario proviene dalla zona di San Vito Lo Capo farebbe meglio a servirsi della Strada Provinciale 63, dalla quale potrà raggiungere comodamente l'ingresso nord della riserva, anche questo attrezzato di un parcheggio (punto 19).
Come già accennato sopra, Scopello è un piccolo paese a ridosso della riserva dello Zingaro. In inverno vi risiedono ufficialmente 80 abitanti, mentre in estate il loro numero raggiunge l'ordine delle migliaia, a causa ovviamente dell'irresistibile appeal che questa costa esercita sui suoi visitatori.
In passato, quando ancora nel Mediterraneo di tonni se ne trovavano in quantità e questo settore rappresentava una delle colonne dell'economia siciliana, anche Scopello era sede di una Tonnara.
Oggi il tonno è purtroppo quasi scomparso e la Tonnara è stata trasformata in un hotel (punto 3 in alto nella cartina) e in un ricercatissimo set in cui girare scene di film, il più famoso dei quali è certamente Ocean's Twelve (vedi l'estratto in alto). Proprio accanto all'hotel si trova una fantastica spiaggia dall'incredibile panorama; una spiaggia che in estate è così tanto frequentata che il grande parcheggio (punto 2) nelle vicinanze riesce a mala pena a contenere la grandissima affluenza di visitatori.
Per raggiungere il secondo punto nevralgico di Scopello non dovrete fare altro che seguire la strada verso lo Zingaro fino a un baglio con un grande abbeveratoio proprio al centro del paese (punto 1). Il baglio in Sicilia consisteva in una grande masseria feudale che raggruppava diversi edifici attorno ad un grande cortile. Impostate la cartina in alto nella modalità satellite e ne potrete scorgere perfettamente la struttura. Oggi il Baglio è stato trasformato in un ristorante, proprio quello di cui si ha bisogno prima di una visita alla riserva.
Se prima abbiamo detto A adesso ci tocca dire anche B: se Lo Zingaro è per fortuna scampato alla costruzione di una strada litoranea, ciò implica che adesso non rimane altro da fare che camminare. Ma non preoccupatevi il vostro sforzo sarà ricompensato a dovere da un paesaggio dai colori e dagli odori veramente unici.
Attraverso piccoli sentieri tortuosi vi ritroverete tra piccoli e antichi cortili, immersi in giardini rigogliosi ricchi di ulivi e palme, all'interno di caverne preistoriche o a contemplare stupende calette dipinte d'azzurro. Questo da solo giustificherebbe una vacanza in Sicilia..
Lo Zingaro è l'esempio tipico di quel connubio tra mare e montagna, che così spesso ricorre in Sicilia, al punto che qui i due elementi sembrano addirittura fondersi fra loro. Il punto più alto della riserva è con 900 m il monte Speziale, ma niente paura, nessuno vi costringerà a scalarlo.
Lo Zingaro è percorso da tre sentieri principali: il sentiero costiero, quello centrale e quello in altura. La cartina in alto mostra le diverse fermate del sentiero costiero, anch'esso ben riconoscibile nella cartina, nonostante venga indicato da Google Maps come Strada Provinciale 63. Percorrerlo è praticamente una passeggiata con dislivelli che vanno soltanto dai 50 ai 100m.
Il sentiero centrale dello Zingaro invece vi porterà a scarpinare fino ad altezze che arrivano a 400 m. Mentre il terzo si mantiene al di sopra dei 700 m. Equipaggiati come si deve, una volta in cima potrete godere di una fantastica vista sul mare e sull'intera riserva, perché, si sa, i frutti più buoni stanno sempre sui rami più alti. Per stancarvi meno potete scegliere di venire qui a fare trekking nei mesi invernali, ma è chiaramente la primavera la migliore stagione per Lo Zingaro, quando nella riserva odori e colori letteralmente esplodono.
Se decidete di visitare lo Zingaro durante la vostra vacanza estiva non disperate, nonostante il caldo e l'affollamento infatti avrete certamente assicurata la vostra dose di relax che potrete consumare in una delle tante calette che incontrerete lungo il sentiero costiero. Conosciamole insieme.
Cala Capreria dista appena 800 m dall'ingresso sud della riserva. Caratterizzata da una spiaggia di ciottoli e di conseguenza da un'acqua cristallina, è il luogo ideale in cui inforcare pinne ed occhiali per ritrovarsi a nuotare tra pesci variopinti a poche bracciate dalla riva.
Cala della Disa è la più spaziosa fra tutte. L'acqua, ovviamente pulita e trasparente, è impreziosita da bagliori color smeraldo. La particolare conformazione della cala assicura protezione in caso di cavalloni. E lo scoglio al centro della cala è l'obiettivo preferito di tutti i nuotatori. Cala Berretta, oltre a trovarsi proprio accanto a Cala della Disa, presenta caratteristiche piuttosto simili.
Cala Marinella è considerata la più bella fra le cale, probabilmente perché, grazie alla distanza che la separa dall'ingresso principale della riserva, quello a sud, è per forza di cose la meno frequentata.
Cala dell'Uzzo e cala Tonnarella dell'Uzzo sono le principali del versante settentrionale della riserva. Qui, come ovunque d'altronde, l'acqua è limpidissima, tuttavia, data la conformazione delle cale, nei giorni ventosi onde e correnti si fanno sentire particolarmente. A causa della sua vicinanza all'ingresso nord della riserva Cala Tonnarella dell'Uzzo è spesso molto affollata.
Per tutte le calette vale ad ogni modo un avviso ufficiale della Provincia di Trapani: balneazione non sicura e a proprio rischio per mancanza di apposito servizio di salvataggio.
Per chi volesse, Lo Zingaro offre anche svariate visite guidate organizzate da diverse associazioni. Potete trovarne il programma completo sul sito della riserva.
Con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) potete ad esempio prender parte a dei fine settimana di birdwatching, pernottando in alcune strutture all'interno della riserva. Agli appassionati di piante invece la riserva offre il sentiero delle Orchidee.
Il Club Alpino Italiano (CAI) organizza a dicembre una scarpinata notturna lungo il sentiero in altura, davvero un'esperienza impareggiabile durante la vostra vacanza. Al grido di "Voghiamo Insieme" si può partecipare al giro in canoa lungo la costa dello Zingaro organizzato dal WWF. Speleologi invece organizzano escursioni tra le diverse grotte presenti nella riserva.
Accanto all'avventura, allo Zingaro c'è anche spazio per la cultura. Visite ai musei, corsi e attività di ogni genere, letture e conferenze arricchiscono infatti il programma della riserva, a testimonianza di quanto essa rappresenti per tutta la regione.