Che Agrigento sia una delle città più conosciute della Sicilia non dipende propriamente dalla città in sé. La maggior parte dei visitatori si reca infatti ad Agrigento per ammirare principalmente la Valle dei Templi, attratti dai templi greci meglio conservati che si possano trovare fuori dalla Grecia stessa.
Ciò è proprio un peccato, dato che anche il centro storico di Agrigento meriterebbe di esser visto. Il miglior periodo dell'anno per far visita alla Valle e alla città è sicuramente l'inverno, a Gennaio ad esempio, quando avrete la possibilità di ammirare queste meravigliose costruzioni in tutta tranquillità, vivendo un'esperienza che vi sarà difficile dimenticare.
Le informazioni in questa pagina provengono dalla nostra esperta della Sicilia Britta Bohn.
Britta si occupa della vita quotidiana e della vita in Sicilia da oltre 20 anni.
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Purtroppo non è possibile raggiungere Agrigento servendosi dell'autostrada, per farlo dovrete perciò servirvi delle Strade Statali, la SS189 (linea blu) dalla Sicilia settentrionale e la SS115 (linea lilla) dalla parte occidentale, in direzione Agrigento ovviamente. Probabilmente la vostra prima destinazione sarà la Valle dei Templi, il cui parcheggio è contrassegnato dal punto 1.
Da qui, seguendo la linea verde, potrete raggiungere un parcheggio in prossimità del centro storico, nel sud della città (punto 2). Qui vi troverete nella parte finale della via Atenea e sul percorso che vi porterà attraverso il centro storico verso la Cattedrale. Le linee arancioni sulla cartina in alto indicano i percorsi per ritornare sulla SS189 e sulla SS115.
La rete ferroviaria in Sicilia collega le stazioni di Palermo e Catania a quella di Agrigento (punto 13 nella cartina in alto). Il viaggio da Palermo dura circa 2 ore. Catania è chiaramente più lontana e per raggiungere Agrigento da qui si impiegano circa 3 ore e 40 minuti.
Dalla stazione di Agrigento potrete raggiungere la Valle dei Templi con un bus che effettua molte corse durante la giornata. Chi invece vuole visitare il centro storico è praticamente arrivato, pochi passi dividono infatti la stazione e il Piazzale Aldo Moro (punto 12 nella cartina in alto).
La Sicilia è purtroppo fortemente legata ai cliché del mare, del sole e della mafia. Questi elementi mettono spesso in ombra molti altri aspetti interessanti dell'isola. Sapevate ad esempio che Archimede, il genio matematico dell'antichità, fosse siciliano? O che la Dea della fertilità Demetra ebbe un ruolo fondamentale proprio in Sicilia?
L'origine di queste e di altre interessanti storie è essenzialmente il fatto che per circa 500 anni la Sicilia fu parte integrante dell'antica Grecia, ovvero di quella che viene oggi considerata la culla della cultura europea.
Che Agrigento fosse una delle città più importanti degli antichi Greci lo dimostrano il numero e la grandezza dei templi che costruirono attorno alla città. Che questi si siano conservati così bene fino ad oggi lo dobbiamo tuttavia agli antichi Romani, che continuarono ad utilizzare i templi dopo aver conquistato la Sicilia. Oggi questi templi rappresentano una delle principali attrazioni per chi visita la Sicilia.
La posizione della Cattedrale costituisce un ulteriore motivo per decidere di visitare Agrigento in inverno. Partendo infatti dalla via Atenea, per raggiungerla, dovrete attraversare gli stretti vicoli fino al punto più alto del centro storico, dove, una volta arrivati, vi troverete davanti ad una massiccia torre.
Se durante la vostra vacanza avrete già visitato altre città, come ad esempio Cefalù, questa torre vi darà la sensazione di un piccolo déjà-vu. I Normanni, le cui chiese presentano sempre marcate caratteristiche militari, hanno infatti lasciato le loro tracce anche ad Agrigento.
Non c'è quindi da meravigliarsi se la Cattedrale si trovi nel punto più alto del centro storico. Ad ogni modo, i Normanni avevano fatto i conti senza l'oste, non avevano infatti notato che il centro storico di Agrigento poggia su un terreno geologicamente instabile. Per questo motivo la Cattedrale è al momento un cantiere, purtroppo non accessibile. Visitarla è comunque d'obbligo durante una vacanza in Sicilia: il suo esterno e la sua posizione valgono infatti certamente la pena di una piccola scarpinata.
Se siete arrivati in auto ad Agrigento e avete parcheggiato nel parcheggio che vi abbiamo consigliato precedentemente, già a Piazza Pirandello potrete imbattervi nelle prime attrazioni. Il versante settentrionale della piazza è dominato da un complesso di edifici che comprende il Municipio, la Basilica di San Domenico e il Teatro Luigi Pirandello.
La chiesa e il Municipio erano precedentemente un monastero dei Domenicani. Per raggiungere il teatro dovrete accedere dall'ingresso del Municipio.
Il più famoso degli architetti siciliani, Giovanni Battista Filippo Basile, decise infatti, alla fine del XIX sec., di collocarlo proprio dietro il Municipio. Ai tempi Agrigento era una delle città più ricche della Sicilia e poteva permettersi senza alcun problema un teatro così sfarzoso. Nei dintorni della città si trovavano infatti enormi giacimenti di zolfo, che dal porto di Agrigento veniva esportato in tutto il mondo.
La Sicilia era allora la prima esportatrice per quanto riguarda lo zolfo, finché un certo Hermann Frasch alla fine del XIX sec., sviluppando un nuovo metodo che consentiva di estrarre più facilmente lo zolfo dai giacimenti americani, non mise fine a tutto ciò, privando al contempo Agrigento della sua principale fonte di reddito. Oggi è fortunatamente l'industria turistica quella che ha preso il suo posto.
Al centro della via Atenea vi imbatterete in un edificio che per il suo stile esce leggermente dagli schemi di Agrigento. Ricorda parzialmente i municipi del centro Europa essendo però molto più piccolo, e in effetti il Palazzo dell'Orologio venne costruito attorno alla metà del XIX sec. come municipio di Agrigento.
Oltre alla funzione, questo palazzo condivide con i suoi simili mitteleuropei lo stile neogotico, un revival dell'architettura medievale. Lo potete riconoscere dagli archi a sesto acuto delle finestre e delle porte.
Il nome dell'edificio inoltre non si riferisce all'attuale palazzo, ma ad uno più antico che si trovava al suo posto ed era dotato di uno dei primi orologi pubblici della Sicilia. Il palazzo dell'Orologio ospita oggi la sede della camera di commercio di Agrigento.
Non lontano dal Palazzo dell'Orologio ci ritroviamo in una piccola piazza dal nome non proprio così ospitale e che poi tanto sbagliato non sembra se decidete – contrariamente a quanto vi consigliamo – di visitare Agrigento in piena estate. La piazzetta si chiama infatti Purgatorio e il caldo che potreste trovare è davvero infernale.
Fortunatamente però un bar della piazza offre dei comodi posti a sedere all'esterno che potrebbero esservi molto utili durante la calura estiva. La piazza ha ereditato il nome dall'omonima chiesa.
Che a sua volta si riferisce alle suore che si prendevano cura delle anime erranti del purgatorio. A proposito di fuoco: l'edificio sulla destra vicino la chiesa non è soltanto la sede dei pompieri volontari di Agrigento, ma una chiesa barocca, la chiesa di Santa Rosalia, la cui facciata è stata ristrutturata negli anni '50.
Se durante la vostra vacanza in Sicilia vi muovete in treno, la vostra visita ad Agrigento comincerà allora dalla stazione centrale. Se da qui procedete in direzione del centro storico, vi ritroverete sul Piazzale Aldo Moro, al termine orientale della via Atenea.
Proprio qui si trovava una delle principali porte della città, Porta di Ponte. La porta è ancora facilmente riconoscibile e segna l'inizio della via Atenea. La parola "ponte" lascia intuire che la città fosse in precedenza circondata da un fossato.
Questo venne tuttavia ricoperto durante il XIX sec. per permettere alla città di espandersi. Oggi al suo posto, insieme al Piazzale Aldo Moro, si trova un piccolo parco che ha reso questa parte della città una delle più attraenti e piacevoli da vivere.